Negli ultimi mesi molti consumatori hanno notato la scomparsa improvvisa dello sconto automatico dalla bolletta di luce o gas, generando incertezza sul motivo dell’interruzione del bonus sociale destinato a sostenere le famiglie in condizioni di disagio economico. Questa situazione ha portato numerosi utenti a chiedersi le reali cause di questa interruzione e quali siano i passi da intraprendere per chiarire la propria posizione o ripristinare il beneficio.
Perché lo sconto automatico non appare più nella bolletta?
Dal 2025, il bonus bollette è stato riproposto come misura di sostegno per far fronte agli aumenti energetici, ma si tratta di un bonus temporaneo, previsto in particolare per i mesi a cavallo tra giugno e agosto 2025 e rivolto ai nuclei familiari con ISEE fino a 25.000 euro. Il sistema è pensato per funzionare in modo automatico, cioè senza la necessità di fare domanda: l’importo viene decurtato direttamente dalle bollette in tre rate mensili. La trasmissione dei dati ISEE, necessaria per individuare chi ha diritto, avviene tra INPS e il Sistema Informativo Integrato (SII), che li invia poi ai fornitori di energia.
Tuttavia, nonostante l’automazione, possono presentarsi diversi motivi per cui il bonus non venga applicato:
- ISEE non richiesto o non aggiornato: Se non si presenta la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) nell’anno in corso o l’ISEE calcolato supera la soglia prevista, automaticamente si è esclusi dal beneficio.
- Errori nella trasmissione dati: Problemi tecnici fra INPS, SII, distributori e fornitori possono bloccare l’assegnazione automatica del bonus, anche se i requisiti ci sono.
- Disallineamenti anagrafici: Occasionalmente, dati anagrafici non aggiornati presso una delle parti coinvolte impediscono il riconoscimento automatico.
- Fine della misura temporanea: Se lo sconto era legato a una misura con durata limitata e la finestra temporale è scaduta (ad esempio dopo le tre rate estive), è naturale che il bonus non risulti più in bolletta.
Come sapere se si ha diritto allo sconto
I requisiti per l’accesso al bonus sono fissati da normative nazionali e atti come il Decreto Bollette 2025. I principali sono:
- ISEE inferiore a 25.000 euro: Rilevante sia per il bonus ordinario che per quello straordinario introdotto nel 2025.
- Presentazione della DSU aggiornata: Solo con questa dichiarazione si comunicano i redditi e la composizione del nucleo familiare, dati fondamentali per il calcolo dell’ISEE.
- Residenza nell’abitazione fornita di luce/gas per cui si chiede il bonus.
È importante ricordare che il bonus viene assegnato in automatico solo dopo la trasmissione e l’allineamento dei dati, senza la necessità di presentare domanda esplicita ogni anno, ma è fondamentale che i dati siano aggiornati presso l’INPS e che tutti i passaggi tra i vari enti siano corretti.
Cosa fare se il bonus non viene riconosciuto nella bolletta
Nel caso in cui nonostante il possesso dei requisiti il bonus sia sparito dalla bolletta o non sia mai stato riconosciuto, è consigliabile seguire questi passaggi:
- Contattare il proprio fornitore: Fare segnalazione scritta, allegando copia aggiornata dell’ISEE e prova della regolare presentazione della DSU.
- Richiedere verifica al distributore: Il fornitore girerà la richiesta al distributore locale, che terrà traccia di eventuali errori tecnici nella trasmissione dei dati tra SII, INPS e operatori locali.
- Nel caso in cui la verifica non porti ad una soluzione, rivolgersi allo sportello del consumatore o alle associazioni di tutela per intraprendere una procedura di reclamo.
Durata e limiti della misura temporanea: elementi chiave
Il bonus bollette, nella sua ultima formulazione, è stato previsto come una misura a tempo determinato. Secondo quanto disposto dal decreto attuativo, lo sconto di 200 euro viene erogato in tre rate e termina con la fine della misura stessa. Quindi, se nella bolletta successiva alla terza rata lo sconto non appare più, non si tratta necessariamente di un errore, ma della naturale scadenza dell’agevolazione.
L’importo e i criteri di ripartizione sono decisi centralmente, e non dipendono dal singolo fornitore. Il meccanismo prevede che ogni passaggio, dalla valutazione dell’ISEE all’erogazione effettiva, sia automatizzato e garantito dal Sistema Informativo Integrato (SII), che funge da piattaforma di coordinamento tra enti come INPS e operatori energetici.
Altre motivazioni possibili per l’interruzione dello sconto
- Cambio di gestore durante il periodo di erogazione, che può interrompere temporaneamente la trasmissione dei dati e la continuità dello sconto.
- Variazione della composizione del nucleo familiare: Un aumento del reddito o dei componenti modificato tramite DSU può portare al superamento della soglia ISEE e quindi alla perdita del beneficio.
- Domanda duplicata o conflitto di utenze: La presenza di una doppia richiesta per lo stesso bonus può generare uno stop automatico nello sconto, per permettere verifiche.
In tutti questi casi, in caso di dubbi o anomalie persistenti, è sempre opportuno conservare la documentazione relativa alle pratiche ISEE e alle comunicazioni avvenute con il proprio fornitore.
La gestione automatica dei bonus in bolletta è parte integrante delle politiche sociali italiane per contrastare la povertà energetica, ma la complessità delle procedure e la presenza di vari attori possono causare blocchi inattesi, rendendo necessaria un’attenzione puntuale da parte dei consumatori e la tempestiva verifica del proprio status ISEE ogni anno.