Non regalare un bonsai: ecco il significato nascosto che porta sfortuna

Il bonsai è universalmente riconosciuto come una delle espressioni più raffinate dell’arte botanica orientale. Questa pianta, modellata e coltivata in miniatura, è il risultato di secoli di tradizioni, filosofie e simbologie che affondano le radici in culture come quella giapponese e cinese. Nell’immaginario collettivo, il bonsai è comunemente associato a valori come equilibrio, pazienza, perseveranza e crescita interiore, rendendo il suo dono un gesto particolarmente significativo.

Il simbolismo nascosto dietro il bonsai

La pratica del bonsai non è soltanto una questione estetica: chi riceve in dono queste preziose piante riceve anche una serie di messaggi e auspici. Nella cultura orientale, infatti, regalare un bonsai equivale ad augurare equilibrio, prosperità e la forza di superare le difficoltà quotidiane. La cura che il bonsai richiede, la pazienza necessaria per vederlo svilupparsi nel tempo, richiamano l’importanza della perseveranza e della costanza nelle relazioni umane e nella vita personale bonsai.

Inoltre, il bonsai rappresenta un microcosmo vivente, una sorta di allegoria dell’esistenza: come la pianta deve essere potata, annaffiata e protetta, così anche la crescita personale va coltivata con attenzione e dedizione. Non è raro, soprattutto in occasioni importanti come matrimoni e nuove inaugurazioni, che venga scelto come dono per augurare un nuovo inizio, un percorso di crescita condiviso.

Il significato negativo fra superstizione e modernità

Esiste però un’altra interpretazione, meno nota ma diffusa in alcune culture, che attribuisce al bonsai un significato nascosto associato alla sfortuna. Questo aspetto trova radici più nella superstizione contemporanea e nella lettura occidentale che in autentiche tradizioni orientali. In particolare, secondo una convinzione popolare, regalare un bonsai sarebbe come augurare “una vita limitata” o “crescita bloccata” a chi lo riceve. La pianta, infatti, non può mai svilupparsi come un albero libero, restando confinata nel piccolo vaso che ne limita la crescita e lo sviluppo naturale.

Questa simbologia negativa si è diffusa soprattutto con la globalizzazione, dove frammenti di diverse culture vengono interpretati in modo superficiale o errato. La leggenda vuole che chi regala un bonsai stia, inconsapevolmente, offrendo un augurio di restrizione, limitazione delle possibilità o addirittura mancata realizzazione personale, perché il bonsai, pur essendo curato e valorizzato, rimane sempre “in miniatura” rispetto a ciò che potrebbe essere nella sua forma naturale.

Nell’ambito del Feng Shui, alcune correnti considerano certe specie di piante, fra cui anche cactus, aloe e piante pendenti, come elementi portatori di “energie negative” nella casa, soprattutto se posizionate in luoghi non idonei. Tuttavia, questa associazione non riguarda in modo diretto il bonsai, piuttosto sottolinea che la salute e l’energia della pianta sono più importanti della specie stessa. L’idea che il bonsai porti sfortuna nasce quindi da una distorsione di significati tradizionali, spesso veicolata dal passaparola e dalla mancata conoscenza delle vere origini del simbolismo orientale.

Le differenze tra Oriente e Occidente

È importante distinguere fra la percezione orientale e quella occidentale quando si parla del bonsai come regalo. In Giappone, in Cina e in altri paesi asiatici, il bonsai è considerato un simbolo positivo, emblema di grande rispetto per la natura e di crescimento spirituale. Solo in tempi più recenti, attraverso la reinterpretazione occidentale filtrata da credenze popolari e dal Feng Shui “semplificato” o frainteso, il bonsai ha assunto connotazioni negative in alcuni contesti.

Nella società occidentale, le superstizioni legate alle piante sono molteplici: si pensa che certi cactus, aloe e piante pendenti attraggano cattive energie, e da questa base si è diffusa una marginale credenza sulla sfortuna portata dal bonsai. Tuttavia, questa visione non trova conferme nelle tradizioni orientali più autentiche, dove l’arte del bonsai è rispettata e valorizzata per i suoi benefici emotivi e spirituali.

Quando scegliere di regalare (o NON regalare) un bonsai

La decisione di regalare un bonsai dovrebbe essere sempre ponderata, tenendo conto sia del simbolismo profondo della pianta sia delle credenze personali della persona che lo riceverà. Ad esempio, il bonsai di olivo è visto universalmente come simbolo di pace, saggezza e sapienza, valori positivi che lo rendono particolarmente adatto come regalo per chi è appassionato di natura, serenità e crescita personale.

Tuttavia, se si conoscono le superstizioni della persona a cui si vuole fare il dono, o se si desidera rispettare eventuali timori legati alla “sfortuna”, sarebbe più opportuno scegliere una pianta dal significato universalmente considerato benefico, come il bambù fortunato oppure la pianta delle monete cinesi (sempre in buono stato e ben curata, secondo il Feng Shui). In alternativa, si può optare per un bonsai “facile”, come il Ficus Ginseng, che è particolarmente resistente e richiede poche cure, perfetto per chi non ha mai coltivato piante prima e vuole avvicinarsi a questa arte con serenità.

  • Valuta il contesto culturale: in presenza di superstizioni riguardanti sfortuna e piante, meglio evitare regali “rischiosi”.
  • Scegli il bonsai in base alla personalità della persona: opta per una varietà simbolica e facile da curare se il destinatario è alle prime armi.
  • Accompagna il dono con una spiegazione: racconta la storia, la filosofia e il valore spirituale del bonsai, dissipando eventuali dubbi sulle sue connotazioni negative.
  • Considera l’occasione: il bonsai è ideale per celebrare nuovi inizi, unioni, cambiamenti di vita, ma anche per chi desidera serenità e crescita interiore.

In definitiva, regalare un bonsai è molto più di un gesto ornamentale: è un augurio di equilibrio, armonia e cura. La credenza sulla sua sfortuna nasce da interpretazioni errate e superficiali che, se non contestualizzate, rischiano di offuscare il ricco simbolismo positivo che questa pianta porta con sé. Scegliere di regalarlo o meno dipende dalla conoscenza delle autentiche simbologie, dal rispetto delle tradizioni personali e dalla capacità di trasmettere il suo vero significato.

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