Fai questa assicurazione obbligatoria in banca? Ecco cosa nascondono e quanto paghi in più

Quando ti rechi in banca per richiedere un mutuo o un prestito, uno degli aspetti che potrebbe sorprenderti è la questione delle assicurazioni obbligatorie. In particolare, vengono spesso proposte polizze che dovrebbero proteggere te e la banca da eventuali imprevisti come incendio, scoppio e rischio vita. Ma cosa si cela dietro queste offerte? E quanto realmente paghi in più quando firmi il contratto?

Cosa significa “assicurazione obbligatoria” e quando lo è davvero

Nel settore bancario italiano, l’unica vera polizza obbligatoria legata al mutuo è quella che copre il rischio di incendio e scoppio sull’immobile ipotecato. Questa polizza tutela sia la banca che il mutuatario, assicurando il valore dell’immobile contro danni gravi che ne comprometterebbero la garanzia data al finanziatore.
La legge non impone altre coperture assicurative per accendere un mutuo, anche se alcune banche spingono i clienti ad acquistare altre polizze, come quelle sulla vita o sull’impiego. Queste, invece, sono facoltative: puoi accettarle, rifiutarle o sottoscriverle con una compagnia diversa rispetto a quella proposta dalla banca. Questo è un aspetto fondamentale da conoscere, poiché spesso viene lasciato intendere che anche queste coperture siano necessarie, quando in realtà non lo sono.

Polizze CPI: costi nascosti e dinamiche contrattuali

Un punto particolarmente controverso riguarda le così dette polizze CPI (Credit Protection Insurance): soluzioni che combinano coperture contro eventi quali la perdita del lavoro, l’invalidità o anche il decesso dell’assicurato. Queste polizze, benché non siano obbligatorie per legge, vengono spesso proposte in maniera insistente perché rappresentano un indubbio vantaggio economico per la banca, che riceve commissioni e retrocessioni dalle compagnie assicurative.
Il costo di una polizza CPI può variare dal 2,5% al 10% dell’importo totale del mutuo. Ad esempio, per un mutuo di 100.000 euro, potresti trovarti a pagare tra 2.500 € e 10.000 € soltanto per la polizza, da versare spesso in un’unica soluzione iniziale o rateizzata con il prestito, facendo lievitare il TAEG effettivo dell’operazione. Questo importo va quindi sommato alle rate mensili del mutuo e incide in modo significativo sul costo totale, spesso senza che il cliente ne abbia piena consapevolezza.

Perché ti vengono proposte queste polizze e come riconoscere i costi reali

Le ragioni per cui le banche promuovono con forza queste assicurazioni sono molteplici:

  • Protezione del credito: la banca riduce il rischio di insolvenza.
  • Margine operativo: le polizze assicurative generano ulteriori ricavi grazie a commissioni e accordi con le assicurazioni partner.
  • Esonero da responsabilità: la banca si tutela anche dal punto di vista legale, affidando il rischio a terzi.

Il problema principale riguarda la scarsa trasparenza sui costi effettivi. Spesso il cliente viene invogliato a sottoscrivere una soluzione “tutto compreso”, senza un vero confronto tra prodotti o compagnie, o senza esplicitare la percentuale di caricamento, ovvero la componente di costo riconosciuta alla rete distributiva (banca, promotori, assicuratori).

Un altro aspetto è rappresentato dai vincoli temporali imposti dalle polizze: non sempre puoi riscattare la quota versata quando vuoi e, in caso di estinzione anticipata del mutuo, potresti avere diritto solo a un rimborso parziale, se non addirittura perdere del tutto l’importo non goduto.

Quanto paghi davvero in più: cifre, commissioni e impatto sui costi totali

Entrando nel dettaglio, la vera polizza obbligatoria, quella su incendio e scoppio, ha un costo molto più contenuto rispetto alle CPI. Generalmente si parla di 50-300 euro annui, a seconda di fattori come l’età del cliente, il valore dell’immobile e le specifiche condizioni contrattuali. Alcuni istituti bancari consentono anche la stipula tramite compagnie esterne, spesso a prezzi più competitivi rispetto alle convenzioni offerte direttamente in filiale.

Al contrario, la polizza CPI incide in modo pesante: per un mutuo ventennale da 100.000 euro, con una CPI al 5%, spenderesti 5.000 euro; con una CPI al 10%, la spesa salirebbe a 10.000 euro. Spalmando l’importo sulle rate mensili, il sovraccosto può essere poco trasparente, soprattutto perché la banca potrebbe integrare il premio assicurativo direttamente nella rata del finanziamento.

I costi proposti dalle banche si compongono generalmente di:

  • Premio puro: il vero costo della copertura assicurativa.
  • Caricamenti: remunerazione per banche e intermediari, incide in media per l’1,5% sui premi versati.
  • Commissione annua di gestione: si aggira attorno all’1,3% del capitale investito (soprattutto nelle polizze vita), cui può aggiungersi una componente variabile legata alla performance.
  • Penali per il riscatto anticipato, che scoraggiano il rimborso prima della scadenza naturale.

Risulta evidente che, nei casi peggiori, il costo dell’assicurazione supera di molto il valore della semplice protezione offerta, tornando vantaggioso principalmente per la banca e la compagnia assicuratrice.

Diritti del consumatore, alternative e consigli pratici

Il cliente ha sempre il diritto di:

  • Sottoscrivere l’assicurazione obbligatoria tramite qualsiasi compagnia assicurativa abilitata, non solo quella proposta dalla banca.
  • Richiedere trasparenza su costi, commissioni e reali condizioni delle polizze facoltative.
  • Non accettare mai polizze CPI spacciate per obbligatorie.
  • Recidere la polizza in caso di estinzione anticipata del mutuo, ottenendo il rimborso della quota non utilizzata.
  • Simulare il costo totale del mutuo, comprensivo di assicurazioni, per scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

È buona pratica confrontare varie offerte e chiedere preventivi a compagnie diverse. Quando ricevi la documentazione informativa, verifica sempre:
– La natura obbligatoria o facoltativa della copertura
– L’opzione di “portabilità” verso altre compagnie
– Le condizioni di rimborso in caso di estinzione anticipata
Per una maggiore comprensione, puoi approfondire il funzionamento delle polizze con informazioni sulle assicurazioni sulla vita e sulle principali garanzie accessorie al mutuo.

Infine, sebbene alcune polizze assicurative abbiano vantaggi fiscali (i premi sono talvolta detraibili al 19%), i costi occulti e le commissioni elevate ne riducono drasticamente la convenienza. Molto spesso, la vera protezione è conoscere a fondo i propri diritti e valutare liberamente, non lasciandosi condizionare dalla pressione commerciale degli istituti di credito.

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